TIS (Tirocini di Inclusione Sociale) e disabilità
I TIS (Tirocini di Inclusione Sociale) sono uno strumento pensato per favorire l’inclusione sociale, promuovere l’autonomia e supportare il processo di riabilitazione delle persone seguite dai servizi sociali o sanitari competenti, comprese le persone con disabilità. Si tratta di un’opportunità offerta a chi si trova in situazioni di difficoltà, per agevolare il ritorno o l’ingresso nel mondo del lavoro.
Va sottolineato che il tirocinio non costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro, ma rappresenta un’opportunità di interazione tra il tirocinante e l’azienda, con vantaggi reciproci per entrambe le parti. Questo percorso prevede la creazione di un progetto personalizzato, che definisce gli obiettivi da raggiungere e le modalità da seguire. Il piano viene concordato in collaborazione tra il responsabile del tirocinante, il promotore, l’ente ospitante e il tirocinante stesso.
La durata ordinaria è di 12 mesi, con possibilità di proroga di ulteriori dodici. Le persone con disabilità invece hanno una durata massima complessiva di 24 mesi, con prolungamento fino a ulteriori 24 mesi.
Infine può essere utile precisare che questi tirocini non sono considerati come reddito ai fini del calcolo dell’ISEE, e pertanto, non incidono sul diritto o sull’importo dell’Assegno di Inclusione.
Obiettivo
I TIS hanno l’obiettivo di ricercare un percorso per incrementare l’occupabilità e le possibilità d’inserimento lavorativo di persone svantaggiate prese in carico dagli Ambiti Territoriali (ATS), consentendo loro di sviluppare competenze e conoscenze utili al proprio inserimento sul mercato del lavoro.
Destinatari
I destinatari dei progetti TIS sono le persone prese in carico dal servizio sociale professionale e/o sanitario competente e vengono individuati sulla base della valutazione multidisciplinare dei competenti servizi sanitari territoriali (es. DSM, STDP, UMEA), dal Servizio Sociale Professionale del Comune e/o dell’Ambito Territoriale (ATS).
A ottobre 2024, il Ministero ha ampliato la platea delle persone che possono accedere ai TIS destinandoli anche ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione e alle persone in condizioni di disagio economico.
Come si attiva il progetto di TIS?
L’accesso all’intervento TIS avviene sulla base di un progetto individualizzato predisposto con l’utente dai servizi sanitari competenti e/o dal servizio sociale professionale.
Tale progetto verrà redatto su apposita modulistica e sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti: il soggetto promotore, il soggetto ospitante, il soggetto titolare della presa in carico, il tirocinante e il tutor dell’ente ospitante.
Normativa sui TIS (Tirocini d’Inclusione Sociale)
La disciplina sui TIS trova il proprio inquadramento nazionale in:
- Accordo del 22/01/2015 tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee guida per i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione”.
- Accordo del 25/05/2017 tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento”.
Tale accordo viene poi recepito dalle singole Regioni con apposito Decreto.
Lo strumento del TIS, che costituisce una delle politiche attive del lavoro, tende a sostituirsi alle borse lavoro, in particolare quelle finanziate dalle Regioni ed è riconosciuto quale intervento a contrasto della povertà dal D.Lgs. n. 147/2017 recante “Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà” (REI).
Con la nota n. 16631 del 3 ottobre 2024, il Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito importanti chiarimenti riguardanti l’attivazione di tirocini di inclusione sociale a favore dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) e di individui in condizioni di disagio socio-economico.