ICD Prima classificazione delle cause di morte (International Statistical Classification of Causes of Death). La Conferenza dell’Istituto internazionale di statistica di Chicago approvò la Classificazione internazionale delle cause di morte che l’Italia adottò nel 1924.
In seguito l’ICD fu revisionato periodicamente.
1948 ICD VI (International Classification of Diseases), la Classificazione internazionale delle Malattie.
1952 DSM I ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders/ Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)
1968 DSM II
1980 DSM III
1980 ICIDH (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps)
1987 DSM IIIR
1990 ICD-10, approvata durante la 43ª Assemblea mondiale della sanità dell’OMS e utilizzata a partire dal 1994
1994 DSM IV
1999 ICIDH-2
2000 DSM IV TR
2000 Traduzione ufficiale in lingua italiana dell’ ICD-10, effettuata a cura dell’ISTAT e dell’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute, pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra
2001 ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute)
2007 ICF-CY, (Child and Youth) approvata dall’OMS e basata su ICF. La versione italiana è stata pubblicato dalle Ed. Erickson
2012 Affinché ICF possa essere utilizzata per descrivere in maniera adeguata e completa il funzionamento in tutte le età della vita, si è deciso di integrare le due classificazioni in un’unica classificazione che verrà progressivamente aggiornata. Fonte: Portale Italiano delle Classificazioni sanitarie
2013 DSM-5 edizione in inglese
2014 DSM-5 edizione in italiano
ICD-10 on line https://www.reteclassificazioni.it/portal_main.php?portal_view=public_custom_page&id=82
2018 ICD-11