CAA e strumenti per scuola: dare voce a tutti gli studenti
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un insieme di strategie, tecniche e tecnologie che includono vari strumenti per la scuola e sono progettati per persone con bisogni comunicativi complessi (BCC), pertanto sono strumenti che servono a dare voce a tutti gli studenti che incontrano difficoltà nell’utilizzo dei canali comunicativi tradizionali, come la scrittura e il linguaggio orale. Questi strumenti sono pensati per potenziare le capacità comunicative degli studenti, offrendo soluzioni alternative che favoriscono l’inclusione e la partecipazione attiva di ciascuno nel contesto scolastico.
Il termine “Aumentativa” si riferisce al fatto che la CAA non sostituisce le capacità comunicative naturali dell’individuo, ma le arricchisce, offrendo strumenti che permettono di potenziarle. Ciò avviene tramite l’uso di vocalizzazioni, gesti e segni. In altre parole, la CAA non elimina il linguaggio verbale, ma lo integra, utilizzando simboli grafici come supporto per stimolare la comunicazione verbale da parte del partner comunicativo.
D’altra parte, la CAA è definita “Alternativa” perché offre modalità comunicative differenti rispetto al linguaggio parlato e scritto, favorendo l’utilizzo di diverse tecniche e strategie.
L’importanza dell’intervento precoce e mirato
L’intervento in CAA e l’utilizzo di ausili deve iniziare precocemente ed essere mirato a sostenere le interazioni con l’ambiente attraverso:
- Sostegno alle capacità dei partner comunicativi (individuare aree motivazionali, osservazione di segnali, introdurre opportunità di scelte);
- Supporto ai processi di comprensione e alla prevedibilità degli eventi (introdurre routine come facilitazioni ambientali, uso di modalità comunicative diversificate in entrata) (Costantino, 2018).
Gli strumenti di comunicazione in particolare quelli a bassa tecnologia, dovrebbero essere utilizzati in prima persona dai partner comunicativi nelle interazioni con gli utenti, affiancando alle parole l’atto di indicare i simboli attraverso un continuo “modeling” (Costantino, 2011).
Per modeling (modellamento) si intende la modalità di utilizzo del sistema comunicativo in entrata da parte dell’adulto che affianca alle parole l’utilizzo di segnali o l’indicazione di oggetti: questa strategia, oltre a mostrare quale può essere l’uso del sistema senza forzarne l’uso, ha ulteriori obiettivi, poiché arricchisce le competenze comunicative e sostiene l’attenzione condivisa (Ganz, Simpson 2004 cit. in Gasparello, 2016).
Fra gli ausili che rientrano fra quelli a “bassa tecnologia”, che vengono proprio utilizzati nella fase iniziale di un intervento di CAA abbiamo strumenti manuali di diverso tipo e di diversa complessità che vi presentiamo qui di seguito.
Etichettatura
L’etichettatura consiste nel posizionamento di simboli o immagini all’interno di un ambiente organizzato e strutturato (Costantino, 2011).
Essere immersi in un ambiente organizzato ed etichettato facilitala persona, poiché fornisce stabilità e permette di orientarsi nello spazio e ritrovare gli oggetti al loro posto.
Questo strumento permette di esporre il ragazzo/bambino e il contesto ad un codice rappresentazionale condiviso e ne facilita l’uso, soprattutto in entrata (Costantino, 2011).
L’etichettatura è definita denominativa se viene applicata direttamente sopra gli oggetti, denominandoli attraverso il simbolo, oppure organizzativa se posizionata all’esterno di contenitori, cassetti, armadi per indicarne il contenuto.
Si potrà pian piano aumentare i simboli, a seconda degli argomenti o delle reali necessità nell’utilizzo quotidiano di oggetti: il bambino non dovrà riconoscere tutti i simboli, etichettare l’ambiente serve ad abituarlo alla CAA.
Strisce di attività (o autonomie)
Un altro strumento importante per facilitare la comunicazione è la “striscia delle attività”, ossia una serie di simboli giustapposti che indicano le diverse attività che il bambino andrà a svolgere nell’arco di un determinato tempo (mattina, giorno, settimana).
Queste strisce possono essere collocate sul banco o in qualunque luogo ben visibile. Si possono realizzare strisce per ogni attività proposta: successioni per le autonomie di base, per il momento in cui arriva a scuola o ad esempio per le istruzioni di un gioco/attività didattica. La striscia può aiutare a ricordare i vari passaggi di un’attività e all’inizio grazie al modeling dell’adulto poi alla lettura autonoma, può contribuire a raggiungere un buon livello di autonomia rispetto al compito o alle routine quotidiana, a casa e a scuola.
Le strisce di simboli consentono di aumentare la prevedibilità degli eventi e aiutano a rendere evidenti le sequenze di quello che succede; hanno quindi il vantaggio di anticipare allo studente cambiamenti e attività nuove rispetto alle abitudini. Sostengono, inoltre, la persona nel passaggio tra un’attività e l’altra e possono aiutarlo a sapere con chi avverranno le diverse attività.
Calendari delle attività e agende del tempo
L’agenda visiva fa parte degli “strumenti visivi personalizzati di comunicazione in entrata”. Tali strumenti svolgono la loro finalità nell’ ampliare la ricezione del messaggio migliorando l’adattamento all’ambiente circostante.
L’agenda visiva è uno strumento valido per le persone nello spettro autistico e non solo.
La sua caratteristica di personalizzazione a ogni individuo e chiarezza delle informazioni in uscita, nonché il suo utilizzo nelle routine di vita, rendono l’agenda visiva uno strumento altamente utile per le persone nello spettro autistico, consentendo loro una migliore organizzazione del tempo.
Si mostra uno strumento particolarmente valido in quanto il suo utilizzo può essere esteso anche a persone non nello spettro autistico.
Il libro dei resti e il passaporto
Il libro o diario dei resti è uno strumento che consente alle persone con disabilità nella sfera della comunicazione di raccontare e condividere con gli altri esperienze personali.
Questo ausilio è solitamente realizzato con contenitore ad anelli e buste trasparenti, in cui inserire le esperienze di vita quotidiana, ciò favorisce lo sviluppo del vocabolario e fornisce grande motivazione per l’utente e i caregivers.
Può essere un quaderno, oppure essere realizzato tramite un’applicazione digitale e consente di raccogliere tutti i “resti”, ossia i ricordi, di una certa esperienza passata. Si possono aggiungere delle foto oppure un particolare oggetto che ricordi un’esperienza vissuta (uscite didattiche, PCTO cioè Alternanza scuola/lavoro).
È opportuno aggiungere una breve didascalia scritta che consenta all’interlocutore di comprendere al meglio la narrazione. Le esperienze raccontate dovrebbero essere così significative per la persona che le ha vissute, tanto da essere raccontate con motivazione e piacere. È buona norma costruire il diario dei resti insieme al proprietario dello stesso, sempre per garantire una ricerca efficace dei racconti e una piena condivisione.
Nel passaporto o autopresentazione vengono descritte le principali caratteristiche dell’utente per presentarsi a nuovi partners comunicativi. Questo è uno strumento in costante aggiornamento, che permette al nuovo interlocutore di essere informato rapidamente sulle caratteristiche essenziali della persona con difficoltà comunicative. Il passaporto permette di condividere rapidamente le strategie efficaci per evitare o superare difficoltà; solitamente viene strutturato come una sorta di libricino, arricchito con foto ed immagini e scritto in prima persona. Si tratta di uno strumento che va costruito e condiviso con l’utente, con la sua famiglia e con i partner comunicativi con cui solitamente interagisce.
Infine va costruito in base al fruitore, se è lo studente che parla di sé si possono usare simboli, immagini, foto o testo scritto, in base ai suoi bisogni; se è per il caregiver può essere anche un testo scritto o una mappa.
Altri articoli e siti per approfondire la CAA
Per approfondimenti sui simboli e i pittogrammi del PECS (Picture Exchange Communication System), sui software di gestione simbolica, altri siti sulla CAA, sui libri in simboli, persino la radio in CAA, leggi la nostra pagina CAA-Comunicazione Alternativa Aumentativa: