La tua presentazione con l’IA
In questa pagina vi presento uno strumento di supporto per gli alunni con grave disabilità intellettiva affinché possano redigere una loro presentazione. Ad assisterli nella scrittura, l’intelligenza artificiale (IA).
Destinatari: studenti con grave disabilità intellettiva che sanno leggere e scrivere.
Contesto: inizio di anno scolastico con nuovi compagni di classe e/o nuovi docenti.
Tipologia di esercizio: creazione di un testo scritto: una presentazione personale. L’attività è guidata dalle domande guida del Chatbot.
Disciplina: italiano e altre.
Il supporto alla tua presentazione con l’IA
Ho creato uno strumento di supporto per gli alunni con disabilità intellettiva istruendo l’assistente virtuale di Mizou ad assisterli nella scrittura di una loro presentazione personale.
L’assistente virtuale propone una serie di domande guida semplici agli studenti con disabilità intellettiva mirate ad aiutarli a presentarsi. A queste domande gli studenti possono tranquillamente rispondere come fanno solitamente con parole brevi e non con frasi articolate perché alla fine del “questionario”, l’assistente virtuale propone allo studente la redazione della sua presentazione. Così, l’IA propone allo studente il testo strutturato della sua presentazione formulato sulla base delle risposte date precedentemente. Il testo così ottenuto può essere semplicemente letto e/o ricopiato nel quaderno.
Inoltre, per favorire l’interazione con i compagni di classe, l’assistente virtuale formula un elenco di 10 domande guida al termine del questionario e della redazione del testo di presentazione finale. Lo studente può leggere queste domande ai suoi compagni di classe per conoscerli meglio.
L’IA: un facilitatore motivante per lo studente
Quest’attività di supporto guidato dal Chatbot è molto utile perché consente allo studente con disabilità intellettiva di scrivere in autonomia, avendo la possibilità di leggere le domande proposte dall’assistente virtuale ma anche di ascoltare l’audio della domanda (anche se l’audio può essere “divertente” perché letto in italiano ma con flessione inglese). Inoltre l’attività al computer è sempre motivante per un alunno con disabilità intellettiva.
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Criticità
Provando l’attività varie volte, ho riscontrato alcune criticità che non si verificano ad ogni sessione ma casualmente. Ad esempio, in un’occasione l’assistente virtuale ha fatto una domanda in inglese (!) anche se è stato istruito che deve esprimersi in italiano; oppure l’assistente virtuale fa delle domande lunghe e articolate, nonostante abbia ricevuto l’istruzione che le domande devono essere brevi! Inoltre l’assistente virtuale non comincia sempre con le classiche domande: quanti anni hai? dove abiti? chi è la tua famiglia… e, se inizia chiedendo come lo studente trascorre il tempo libero, tenderà a proporre domande di approfondimento di quell’argomento!
Insomma, l’IA è comoda ma lo strumento non è ancora perfezionato, almeno per quanto riguarda la lingua italiana!
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NB: L’immagine in apertura del post è stata generata con l’intelligenza artificiale su Mizou.