Gestione della classe-Provocazioni in classe
Nella vita quotidiana e scolastica ci possono capitare “situazioni provocatorie” in cui generalmente ci sono 3 gruppi:
1) il gruppo dei ragazzi che disturbano;
2) il gruppo dei ragazzi che reagiscono chiedendo un cambiamento del comportamento ai ragazzi del gruppo;
3) il gruppo dei ragazzi “neutrali” cioè che restano in silenzio senza prendere apertamente posizione.
Questo tipo di reazione avviene nella vita di tutti i giorni e nelle circostanze più variegate.
Bisognerebbe far notare ai nostri alunni che chi sta zitto permette che passino per buone cose che buone non sono. Non è vero che chi sceglie la terza posizione resti “neutrale”: sceglie anche lui perché, non facendo nulla per impedire quanto sta accadendo, si schiera di fatto dalla parte del più forte.
COME INTERVENIRE?
È vero che possiamo interrogarci sulle motivazioni che sottostanno alla presa di posizione dei “neutrali”: essi spesso reagiscono così per paura, perché temono di non farcela o credono che le cose non cambieranno. Dovrebbero invece capire che il manifestare le proprie idee, anche senza successo, consente agli altri di orientarsi, di fare a loro volta le proprie scelte ed eventualmente di aggregarsi per contrastare chi, all’inizio, era sembrato imbattibile. Di conseguenza, il solo esternare il nostro pensiero, “esponendoci”, è già di per sé un grosso passo avanti verso l’effettiva soluzione di un problema.
Insomma la strategia che suggeriamo è quella di rimuovere l’indifferenza dei presenti. “La vita”, afferma Albert Einstein “non è pericolosa per i pochi uomini che fanno del male, ma per i molti che stanno a guardare cosa succede”.
STRATEGIE ANTI-BULLISMO
- Per approfondire vi invito a leggere l’articolo “Bullismo precoce: come intervenire- Strategie anti-bullismo” di Marco Moschini.
- Proporre attività mirate sul cyberbullismo