Legge sullo sviluppo delle competenze cognitive non trasversali
Il 20 marzo 2025 entra in vigore la Legge 19 febbraio 2025, n.22 sullo sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi scolastici.
Scopo della legge sullo sviluppo di competenze non cognitive e trasversali
Le finalità della L.22 del 19/02/25 sono:
- promuovere lo sviluppo armonico e integrale della persona, delle sue potenzialità e dei suoi talenti, la cultura della competenza,
- integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali,
- di migliorare il successo formativo prevenendo analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica.
Nell’a.s. 2025/2026: il MIM favorisce iniziative finalizzate allo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali nelle attività educative e didattiche di ogni ordine e grado, nel rispetto delle prerogative del collegio dei docenti.
Step per l’attuazione normativa
La L.22 del 19/02/25 prevede i seguenti step:
- Entro il 20 aprile 2025, il MIM attiva una mappatura delle esperienze e dei progetti già esistenti nelle scuole, inerenti alla lotta contro la dispersione scolastica e la povertà educativa. La mappatura è corredata di un’analisi dell’impatto dei progetti e dei risultati prodotti.
- Entro luglio 2025, il MIM predispone un Piano straordinario di azioni formative, di durata triennale, rivolto ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Le azioni formative verranno attuate da settembre 2025. La formazione è organizzata dal MIM con la collaborazione dell’INDIRE e delle Università, degli enti accreditati per la formazione, delle scuole superiori di mediazione linguistica e dei consorzi universitari.
- Il Comitato tecnico-scientifico dà parere positivo.
- Entro settembre 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito adotta un decreto attuativo e le linee guida per lo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali e avvia una sperimentazione che durerà tre anni.
- Il decreto attuativo stabilisce i criteri generali per lo svolgimento della sperimentazione nazionale, della durata di tre anni, definisce i requisiti e le modalità della partecipazione alla sperimentazione nazionale nonché le procedure e i criteri di selezione delle proposte progettuali presentate dalle Istituzioni scolastiche, singolarmente o in rete.
- Le linee guida definiscono indicazioni metodologico-didattiche in coerenza con le indicazioni nazionali per i licei e con le linee guida per gli istituti tecnici e professionali vigenti.
La sperimentazione
Le finalità della sperimentazione triennale sono:
- individuare le competenze non cognitive e trasversali il cui sviluppo è più funzionale al successo formativo degli studenti, compresi quelli con disabilità e bisogni educativi speciali, al fine di promuovere un’educazione realmente inclusiva ed equa,
- individuare le buone pratiche relative a metodologie e a processi di insegnamento, a criteri e strumenti per la loro rilevazione e valutazione, in coerenza con la certificazione delle competenze e con le competenze chiave europee per l’apprendimento permanente,
- individuare percorsi formativi basati su metodologie didattiche innovative che valorizzino potenzialità, motivazioni e talenti degli studenti, anche con partenariati con organizzazioni del Terzo settore e del volontariato,
- verificare gli effetti dello sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali sul miglioramento del successo formativo e sulla riduzione della dispersione scolastica e della povertà educativa.
Risorse a disposizione
Per l’attuazione della sperimentazione, le istituzioni scolastiche utilizzano le risorse dell’organico dell’autonomia. Non sono previste ore di insegnamento eccedenti rispetto all’orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.
Scarica il testo normativo
LEGGE 19 febbraio 2025, n. 22, Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale.